Mercati previsioni 2024, record dell'oro
e spread btp bund a 120 punti base

10. 01. 2024 | posted by: Lorenzo Bellatti

Nell'analisi dei mercati finanziari, l'oro e lo spread tra BTP italiani e Bund tedeschi rappresentano due indicatori di riferimento per gli investitori.  Ormai dentro il 2024, valutiamo uno scenario possibile. Proiettiamo due possibili scommesse che potrebbero definire il panorama economico.  

Oro come rifugio sicuro:

In un contesto caratterizzato da incertezza politica e volatilità dei mercati, l'oro potrebbe continuare a registrare record. La sua natura di bene rifugio lo rende attraente in periodi di inflazione elevata o di crisi monetarie. Se le tensioni geopolitiche o i timori di recessione dovessero persistere, la domanda d'oro potrebbe intensificarsi, spingendo i prezzi verso nuovi massimi possibili vicini ai 2300 dollari l'oncia.

Spread BTP-Bund:

L'andamento dello spread tra i titoli governativi italiani (BTP) e quelli tedeschi (Bund) è spesso considerato un termometro del rischio paese. Uno spread a 120 punti base può indicare una percezione di stabilità e fiducia nei confronti dell'Italia da parte degli investitori. Per il 2024, l'attenzione si concentrerà sulle politiche fiscali del governo italiano e sulla capacità del paese di mantenere una crescita economica sostenibile, se queste premesse saranno mantenute potremmo vedere realizzarsi uno spread a 120 punti base. Il recente successo nel collocamento per btp a 7 anni e a 30anni, con una domanda complessiva superiore ai 150 miliardi di euro, va in questa direzione. I mercati hanno dimostrato fiducia permettendo una riduzione dei rendimenti e dello spread.

Btp volatile ma boom di richieste:

Nel recente scenario dei mercati obbligazionari, abbiamo assistito a una significativa volatilità nel rendimento dei BTP italiani a 10 anni. In un contesto macroeconomico caratterizzato da incertezze e sfide, il titolo di stato italiano ha registrato una rapida fiammata del rendimento, toccando soglie che non si vedevano da tempo, prima di ritracciare e stabilizzarsi sotto il 3,8%. Questo movimento è stato influenzato da diversi fattori. In primo luogo, la politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE) gioca un ruolo chiave. Le aspettative di rialzo dei tassi d'interesse hanno messo pressione sui titoli di stato, spingendo al rialzo i rendimenti. Inoltre, le preoccupazioni legate alla crescita economica e all'inflazione hanno contribuito ad aumentare la domanda di asset rifugio.