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Oro in calo dal massimo di 2 mesi e mezzo
dopo le dichiarazioni della Fed.

17. 01. 2024 | posted by: Lorenzo Bellatti

Il prezzo dell'oro ha registrato una flessione significativa dai massimi degli ultimi due mesi e mezzo, in seguito alle recenti dichiarazioni rilasciate dalla Federal Reserve statunitense (Fed). La tendenza rialzista che aveva caratterizzato le settimane precedenti è stata interrotta da un cambiamento nelle aspettative degli investitori riguardo alla politica monetaria degli Stati Uniti. La Fed, nell'ultimo suo incontro, ha lasciato intendere che potrebbe essere meno aggressiva nel ritmo di aumento dei tassi di interesse rispetto a quanto precedentemente previsto. Tale revisione è stata interpretata come una potenziale diminuzione della pressione inflazionistica nel medio termine, riducendo l'attrattiva dell'oro come strumento di copertura. È noto che l'oro è considerato un bene rifugio in tempi di incertezza economica e finanziaria e tende a beneficiare di politiche monetarie espansive, che spesso comportano tassi di interesse più bassi e possono portare a un incremento dell'inflazione. Al contrario, l'aumento dei tassi di interesse generalmente rafforza il dollaro americano rendendo il metallo prezioso meno attraente poiché viene scambiato in questa valuta. Inoltre, tassi più alti aumentano il costo opportunità di detenere asset non redditizi come l'oro. La reazione del mercato all'indomani delle dichiarazioni della Fed ha visto quindi una riduzione della domanda di oro, con un conseguente calo del suo prezzo. Questa dinamica riflette la sensibilità del mercato aurifero alle politiche monetarie e alle aspettative future sull'inflazione e sull'andamento dell'economia globale. Gli analisti del settore continuano a monitorare da vicino gli sviluppi macroeconomici e le dichiarazioni delle banche centrali per valutare le possibili traiettorie future dei prezzi dell'oro. Al momento attuale, l'attenzione si concentra su eventuali nuovi dati riguardanti l'inflazione USA e sulle prossime mosse della Fed, che potrebbero fornire ulteriori indicazioni sulla direzione futura dei tassi d’interesse e influenzare la domanda di metalli preziosi come asset di investimento.